Il progetto cromatico di Massimo Caiazzo
Il progetto ideato e coordinato dal prof. Massimo Caiazzo, in collaborazione con Giuseppe Albanese, puo’ essere definito primo nel suo genere. Unico per il luogo scelto e per la concezione che ha guidatol’intera realizzazione: usare la bellezza e lepotenzialita’ del colore per contribuire a migliorare l’estetica e la vivibilita’ di un ambiente.
I colori del progetto
Nel pieno rispetto della valenza di questo antico luogo di culto, il progetto si e’ limitatoainterventi mirati che hanno prodotto un risultato esteticamente piacevole e in grado di supportare la permanenza delle funzioni religiose.
La tavolozza cromatica e’ formulata sulla base dei colori degli affreschi presentinella parte alta delle pareti della navata centrale e dei dipinti settecenteschi posti sul soffitto. Icolori tratti dai dipinti sono stati prima schiariti e desaturati e poi ordinati seguendo la modulazione progressiva dei colori dell’arcobaleno.
Il progetto cromatico ha assunto cosi’ una spiccata valenza culturalee simbolicapoiche’ si e’ articolato seguendo un ideale percorso spiritualerappresentato intermini cromatici dal graduale passaggio di temperaturadel colore che conduce al meraviglioso cristo ligneo del secolo XI collocato nell’abside, metafora del passaggio dalla carne (colori caldi) allo spirito (celeste) attraverso tutti i suoi gradi intermedi.
L’illuminazione
L’impianto progettato e’ nato con la finalita’ di garantire un’illuminazioneconfortevolee adeguata alle funzioni religiose e valorizzare le emergenze artisticheearchitettoniche della chiesa. Gli apparecchi utilizzati sono di ridotte dimensioni, posizionati in modo da ridurne l’impatto visivo e l’abbagliamento luminoso. Le sorgenti luminose sono tutte ad alta efficienza, ridotto consumo energetico e di lunga durata, in modo da ridurre al minimo gli interventi di manutenzione.
Dettagli d’arte
Per ricreare la vibrazione della luce colorata, espressione piu’ suggestiva della spiritualita’, alle spalle del cristo ligneo e’ stata collocata l’opera stampata su pellicola trasparente dal titolo “Archetipo Mediterraneo“, donata dall’autore Massimo Caiazzo. L’opera genera un riverbero concentrico di luce la cui rifrazione fa da sfondo luminoso al cristo ligneo colorando delicatamente la volta.
Nella piccola cappella alla sinistra dell’altare, con il coordinamento scientifico di Andrea B. Del Guercio, Direttore del dipartimento di Arti e Antropologia del Sacro dell’Accademia di Belle Arti di Brera Milano, e’ stata collocata l’opera realizzata con ago-incisione dal titolo “Lettera alla Madonna” donata dall’autore Carmine Sabbatella.
Un lavoro di cooperazione
Il progetto e’ stato anche uno splendido modello di cooperazione tra Don Remigio e isoggetti coinvolti nella progettazione, che hanno lavoro in maniera no-profit poiché che parrocchia non godeva delle risorse economiche sufficienti a coprire tutti i costi. Il team progettuale ha prestato la propria opera senza fini di lucro e l’azienda Sikkens(gruppo Akzo Nobel), leader mondiale dell’industria di prodotti vernicianti, sulla scorta della proficua esperienza denominata “Colore al carcere di Bollate” ha fornito gratuitamente tutti i materiali per la realizzazione dei lavori.
Per saperne di piu’: IACC – Associazione Italiana dei Progettisti/Consulenti del Colore.
SCHEDA PROGETTO
Intervento:
Intervento no-profit di riqualificazione cromatica degli interni
Progettisti:
Massimo Caiazzo
Luogo:
Mirabella Eclano (AV)
Anno di esecuzione:
2011
Sponsor:
Sponsor tecnico prodotti vernicianti: Sikkens (Akzo Nobel); Partner tecnico illuminazione: Viabizzuno
Collaboratori:
Direzione lavori, gestione fonti documentarie e rappresentazioni grafiche: arch. Giuseppe Albanese; Progetto dell’illuminazione: arch. Daniela Morelli – Lightlive Srl; Consulenza culturale: Armando Fagotto Consulenza tecnica: Giuseppe Fischetti Coordinamento scientifico di Andrea B. Del Guercio
Imprese esecutrici:
Realizzazione: Impresa Battista e Antonio D’Andrea per Capossela restauri; Elettricista: Nicola Vecchia
Foto:
Saverio Mauriello
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